lunedì 16 giugno 2008

WASTE FRAMEWORK DIRECTIVE

Riportiamo di seguito una mail arrivata dalla dottoressa Patrizia Gentilini.

Carissime/i,
vi chiedo uno sforzo: martedì prossimo la Direttiva Europea rifiuti passerà al voto del Parlamento. Se passasse così il cosiddetto agreement, cioè l'accordo a tre Parlamento Commissione Consiglio, non ci sarebbe più niente da fare. Se invece passasse con qualche emendamento, si andrebbe alla fase di conciliazione, che potrebbe riaprire i giochi. C'è qualche possibilità che l'emendamento 82, che ripristina i target di riciclaggio voluti dal Parlamento e svuotati nell'agreement, raccolga consensi allargati ai diversi schieramenti. In particolare, i conservatori tedeschi lo voteranno e forse anche i portoghesi. Potrebbe essere un'occasione da cogliere al volo. Per questo vi invio una lettera breve che chiede ai parlamentari di votare questo emendamento. La copio qui sotto, insieme agli indirizzi, ma bisogna mandarla subito, al più tardi lunedì mattina. Grazie dell'aiuto.
Patrizia Gentilini


COPIAMO LA LETTERA ED INVIAMOLA AGLI INDIRIZZI SOTTOSTANTI!
(copia / incolla - Ctrl+C / Ctrl+V)

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Gentile Parlamentare Europeo,

Sono a disturbarla solo per dirle che ha in mano una grande opportunità per riaffermare la volontà del Parlamento Europeo di far diventare l’Europa una società del riciclo esemplare. L’agreement raggiunto dalla relatrice della WFD (Waste Framework Directive) con il Consiglio e la Commissione riduce molto i target di riciclo che erano stati ribaditi dal PE in commissione ENVI: infatti nei rifiuti domestici si considerano solo carta vetro plastica e metalli e quindi il 50% viene calcolato solo su una parte dei rifiuti, quindi diventa un 20-25% max, e dai rifiuti non domestici sono stati eliminati i rifiuti industriali e quindi il 70% si calcola solo su quelli da demolizione e costruzione, che già adesso sono riciclati con percentuali molto alte. Questo certo non permette di dire che l’Europa diventerà un società del riciclo.

Ora è stato presentato da oltre 40 membri del Parlamento un emendamento, il n.82, che ripristina i target che erano stati approvati in commissione ENVI e su questo emendamento sta crescendo il consenso da parte di molti membri, in particolare sarà appoggiato dai conservatori tedeschi.

Gentile Parlamentare, vuole proprio essere da meno dei parlamentari conservatori della Germania?

Le chiedo pertanto di votare anche lei tale emendamento, sia perché esso è valido, sia perché è un modo per riaffermare il suo orgoglio di parlamentare

Distinti saluti

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

adriana.polibortone@europarl.europa.eu, aldo@patriciello.it, alessandro.battilocchio@europarl.europa.eu, alessandro.foglietta@europarl.europa.eu, amalia.sartori@europarleuropa.eu, andrea.losco@europarl.europa.eu, antonio.tajani@europarleuropa.eu, armando.veneto@europarleuropa.eu, beniaminodonnici@virgilio.it, c.muscardini@tin.it, carlo.casini@europarl.europa.eu, carlo.fatuzzo@europarl.europa.eu, donata.gottardi@europarl.europa.eu, donatotommaso.veraldi@europarl.europa.eu, francescoenrico.speroni@europarl.europa.eu, gabriele.albertini@europarl.europa.eu, gianni.pittella@europarl.europa.eu, giovanni.berlinguer@europarl.europa.eu, giuseppe.castiglione@europarl.europa.eu, giuseppe.gargani@europarl.europa.eu, giusto.catania@europarleuropa.eu, guido.podesta@europarl.europa.eu, guido.sacconi@europarl.europa.eu, iles.braghetto@europarleuropa.eu, info@sergioberlato.it, info@vitobonsignore.eu, jas.gawronski@europarl.europa.eu, lilli.gruber@europarl.europa.eu, luciana.sbarbati@europarl.europa.eu, luisa.morgantini@europarl.europa.eu, marcello.vernola@europarl.europa.eu, marcello.vernola@europarl.europa.eu, marco.cappato@europarl.europa.eu, marco.pannella@europarleuropa.eu, mario.borghezio@europarl.europa.eu, mauro.zani@europarl.europa.eu, michl.ebner@europarl.europa.eu, monica.frassoni@europarl.europa.eu, n.musumeci@inwind.it, paolo.costa@europarl.europa.eu, paolo.costa@europarl.europa.eu, pasqualina.napoletano@europarl.europa.eu, patrizia.toia@europarl.europa.eu, raffaele.lombardo@provincia.ct.it, renato.brunetta@europarl.europa.eu, riccardo.ventre@europarl.europa.eu, roberta.angelilli@europarl.europa.eu, roberto.musacchio@europarl.europa.eu, romano.larussa@consiglio.regione.lombardia.it, salvatore.tatarella@europarl.europa.eu, sepp.kusstatscher@europarl.europa.eu, stefano.zappala@europarl.europa.eu, umberto.guidoni@europarl.europa.eu, umberto.pirilli@europarl.europa.eu, vincenzo.aita@europarl.europa.eu, vincenzo.lavarra@europarl.europa.eu, vittorio.prodi@europarleuropa.eu



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono diversi indirizzi sbagliati che danno un messaggio di errore di ritorno:

giusto.catania@europarleuropa.eu
vittorio.prodi@europarleuropa.eu
amalia.sartori@europarleuropa.eu
marco.pannella@europarleuropa.eu
armando.veneto@europarleuropa.eu
romano.larussa@consiglio.regione.lombardia.it
antonio.tajani@europarleuropa.eu
iles.braghetto@europarleuropa.eu

Anonimo ha detto...

Questa la risosta che ho ricevuto in mail da una della persone che ho interpellato (per motivi di privacy non dirò il nome):

"Buongiorno,

ho ricevuto la sua sollecitazione a votare contro l'accordo in seconda lettura sulla revisione della direttiva sui rifiuti (Rapporto Jackson), e a sostenere l'em. 82 a firma di 40 deputati sul riutilizzo e ricilaggio (art. 8a).

Vorrei farle notare che, paradossalmente, questo articolo che mi invita a rigettare (em. consolidato 127) riflette una posizione molto simile a quella votata dal Parlamento.

L'accordo siglato congiuntamente al PPE, ALDE e UEN introduce dei target di prevenzione e di riclaggio pari al 50% per carta, metallo, plastica e vetro derivanti da rifiuti domestici e simili e al 70% per i rifiuti di costruzione e domolizione, entrambi da realizzarsi entro il 2020. Restano fuori i rifiuti industriali, votati in commissione ambiente, ma per una ragione che ritengo accettabile, cioè la mancanza di dati accertabili sulla base dei quali definire dei piani di prevenzione e riciclaggio.

Altro elemento importante contenuto nell'accordo e di cui non si è dato sufficientemente risalto è l'obbligo in capo alla Commissione di esaminare entro il 31 dicembre 2014 le misure e i target di cui sopra anche al fine di rinforzarle e di definire ulteriori target per altri flussi di rifiuto.

Inoltre, ogni 3 anni gli Stati Membri devono riferire alla Commissione sui loro piani e su come stanno realizzando gli obiettivi. Qualora i target non fossero rispettati gli Stati membri non solo devono giustificarlo ma devono altresì indicare le ragioni di questo fallimento e le misure che intendono prendere per rimettersi sulla buona strada.

Il compromesso raggiunto su tutto il pacchetto permette di mettere in moto un processo politico e giuridico per obbligare gli Stati a darsi dei veri piani di prevenzione dei rifiuti, così come avere finalmente inserito in una normativa europea - direttiva - una gerarchia del trattamento dei rifiuti rispettosa dell'ambiente. Avremo pertanto dei target precisi, una revisione al 2014 che potrà includere altri materiali e infine la possibilità di sanzionare quegli Stati che non mettano in atto le misure previste per raggiungere questi obiettivi.

Mi auguro che questa spiegazione sia chiara e faccia capire le ragioni del mio sostegno, così come quello della mia delegazione del gruppo del PSE, al pacchetto di compromesso raggiunto dal PE.

Cordiali saluti"

Associazione Clan-Destino ha detto...

Sì, abbiamo riscontrato lo stesso problema anche noi, alcuni indirizzi erano sbagliati.

E come te, abbiamo ricevuto un cortese riscontro da alcuni Eurodeputati.

Ciao Luca e grazie ancora della segnalazione!